Luci di natale

Esco fuori per chiudere i balconi, per evitare che l’immigrato di turno tragga profitto dagli autoveicoli della mia famiglia vendendoli al mercato nero, e noto le luci di natale accese che illuminano l’ambiente, ad intermittenza, con stupidi colori non conformi a niente. Tantomeno a me.
Allora ti viene in mente la crisi economica, ti viene in mente che i soldi non bastano mai, e ti viene in mente “A che cazzo servono le luci di natale alle 4:37 AM del 29 Dicembre 08, in aperta campagna?”.
Cioè, sul serio.
Servono a dimostrare che siamo più felici durante le festività natalizie?
I colori dovrebbero simboleggiare i nostri allegri stati d’animo?
Ma poi, chi le guarda? Ma dico, se io guardo che una persona riempie la casa di luci del genere, cosa penso?

Scena: di fronte ad una casa illuminata di luci colorate, ad intermittenza.

Persona comune: “Che bella decorazione artificiale, si adatta all’atmosfera natalizia, inoltre il proprietario di casa sta dimostrando di essere conforme a tutte noi persone adulte schiave del consumismo, dimostrando che le festività natalizie sono cosa buona e giusta”.

Io:  “Perchè una persona per sentirsi accettata dalla massa ha bisogno di addobbare la sua casa con tanti cavi e colori? E’ forse un modo di dimostrare il proprio valore? Dobbiamo cimentarci in competizioni scenografiche e confrontarci? La cosa strana è che dobbiamo comunque stare attenti a non essere eccessivi in tale competizione, sennò potremmo essere classificati come fanatici megalomani”.

Ma in fondo, si sa, tutto ciò ha poco senso.
Ha poco senso che Gesù, in realtà, non sia nato a Natale.
Chissà quando è nato Pasquale di Sky.
Ha poco senso che festeggiamo il Natale perchè era una festività pagana.
Ha poco senso che il natale, per molti, non sia nemmeno qualcosa che ha a che vedere con la religione, e figuriamoci con il nostro spirito altruista.

In fondo le festività sono state inventate per evitare di lavorare.
Gli auguri per scambiarsi malattie in modo discreto.

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