La mia ex ragazza

Siete mai stati innamorati?
Io non lo so.
Come potrei sapere se siete mai stati innamorati?
Ma che cazzo volete da me?
Insomma, lei mi faceva impazzire: era solita a nascondere i miei psicofarmaci.
Provava un sadico piacere nell’osservarmi in preda alle convulsioni.
La incontrai in una comunità di recupero per alcolisti anonimi, nella quale entrai per sbaglio perchè persi il controllo dell’auto.
Ero ubriaco, ma ciò non giustifica quel muro che mi tagliò la strada improvvisamente.
Sfondai l’ingresso principale della struttura ed ebbi una visione angelica: pallone d’oro a Del Piero.
Poi ripresi conoscenza.
Fu allora che la vidi per la prima volta, era la direttrice della comunità.
O almeno questo mi raccontava quando era ubriaca.
Comunque non l’ho mai giudicata per il suo alcolismo perchè era costretta a convivere con un grande problema: era grassa.
Era enorme, giuro.
Ogni volta che lei cadeva, Berlusconi spostava il G8.
Un giorno promisi a me stesso di aiutarla, poi però hanno inventato facebook e quindi ho passato il mio tempo ad iscrivermi e creare gruppi con la convinzione di cambiare il mondo.
Fondai un gruppo per farla dimagrire, ma non perse un grammo nonostante fossimo più di mille iscritti.
Strano.
Provò con l’atletica leggera ma lei era troppo pesante: quando scendeva in pista, provocava traffico.
L’ANAS piazzò una telecamera per monitorare le code di alteti che venivano a crearsi.
Fu necessario costruire una corsia d’emergenza, ma l’appalto fu vinto dalla ditta incaricata di terminare la Salerno – Reggio Calabria, così le corsie furono dimezzate.
Lei era speciale.
Non mi importava che fosse antiestetica, volevo viverla ogni secondo che potevo.
Ed era pazza di me.
Dopo che aveva raggiunto l’orgasmo, ansimava per ore: asma bronchiale.
Una volta prenotammo un volo low-cost e volammo ad Amsterdam per cinque euro.
L’aereo faceva così schifo che i terroristi si rifiutarono di salire a bordo.
Ma fu inutile: dopo qualche minuto, un aereo andò a schiantarsi contro di loro.
Si scoprì che il pilota era ubriaco, ma la colpa fu data ad un presunto muro che gli tagliò la strada.
Comunque il week-end fu piacevole.
Ricordo che nel Red Light District vidi una ragazza in vetrina, e provai a sfondarla.
La vetrina, non la ragazza.
Tutto questo suscitò un certo disappunto nella ragazza: di solito i passanti ambivano a sfondare lei.
Non so il perchè di quel folle gesto, però ricordo di un muro che mi tagliò la strada, e che ero ubriaco.
Ogni tanto litigavamo per sciocchezze: le piaceva fare sesso sul mio letto, senza il mio permesso.
Mi lasciò perchè aveva paura di innamorarsi seriamente, e quindi di non potermi lasciare.
Come se io mi suicidassi per paura di morire.
Come se io non mi rialzassi per paura di cadere.
Certo, questa motivazione ha un filo logico.
Lo stesso filo logico dei sentimenti.
Spero di aver reso l’idea.
Poi non l’ho più sentita, è sparita così, nel nulla.
Mi hanno detto che ha trovato lo scopo della sua vita, e sono contento per lei: si è unita ad una setta che pratica un insolito rituale.
Si traveste da muro e taglia la strada alla gente ubriaca.
Roba da non credere.
Comunque, se stai leggendo, ti auguro tutto il bene di questo mondo, compreso un cazzo di muro che ti tagli la strada mentre sei ubriaca, e ti faccia andare a sbattere contro qualcosa, un pò come è successo a me.
Qualsiasi cosa questa frase voglia significare.

Commenti

2 risposte a “La mia ex ragazza”

  1. notevole.
    complimenti.
    e dì a quella puttana di finirla, col tagliarmi la strada travestita da muro.

    saluti,
    ed*

  2. Davide

    Gianvito questo è un periodo florido per le tue cazzate!!! Mitico!! XD

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