Perchè non vogliamo che i nostri politici vadano a puttane

Cari alieni,
capisco la vostra confusione: il mio è un popolo strano.
Per questo motivo, ma soprattutto perchè non ho un cazzo da fare, scrivo questo articolo nell’intento di aiutarvi a comprendere la concezione della politica nella mia nazione.
Il nostro popolo ha ormai accettato l’idea della corruzione.
Non tollerato, accettato.
A Gaza piovono bombe e la gente tollera questa situazione, quindi cerca di ripararsi.
A Roma piovono cazzi e la gente ha accettato questa situazione, quindi si cala i pantaloni e prostra il sedere al cielo.
E poi spera.
Ogni politico importante, indipendentemente dal suo schieramento, ha rubato.
Il discorso vale sia per il parlamento che per le giunte locali.
I politici non ammetteranno mai queste cose, ma i loro sostenitori lo fanno: gli italiani sanno benissimo che i loro rappresentanti, da loro votati, li derubano.
Se chiedi ai votanti perché votano i politici corrotti, ti risponderanno che l’alternativa sono dei politici ancora più corrotti, quindi scelgono il male minore.
Forse alla gente sfugge che noi paghiamo queste persone, che i politici sono nostri dipendenti.
In realtà esiste sempre qualcuno che, non essendo mai stato eletto, non ha avuto ancora l’occasione di derubarci.
Ma gli italiani vanno sul sicuro e rivotano gli stessi: è come se io potessi scegliere chi fare entrare in casa mia e scegliessi dei ladri, perchè già li conosco.
Vado sul sicuro.
Il meccanismo che porta all’accettazione di questo sistema malato è dovuto anche al favoritismo, ma difficilmente qualcuno lo ammette.
Quello che nessuno ammette, invece, è che gli italiani prendono tutto come un gioco.
L’importante è schierarsi dalla parte giusta, e se la parte giusta vince possiamo rinfacciare agli altri di aver scelto male.
Il prezzo di questa soddisfazione è quello di farci governare da persone disoneste, e lo accettiamo di buon grado.
Questo paese è uno stadio, quello che importa agli italiani è vincere.
Cosa, non si sa.
Ho visto gente sfilare e andare a prendere in giro gli “avversari” dopo una vittoria politica.
Ed erano contenti.
Anche se avevano eletto un ladro, erano contenti.
Ricordate quando si parlava della non vita di Eluana Englaro?
Sembrava di vivere ai tempi del Colosseo, dove si aspettava il pollice verso per festeggiare.
Ma anche qui la gente, ogni tanto, scende dalle nuvole e si ritrova a discutere del sistema.
E si piange addosso, convincendosi vicendevolmente che le cose, ormai, stanno così.
Non si può far niente per cambiarle, dicono.
Come dite, signori alieni?
Ah beh, questo non mi è chiaro, ancora non l’ho capito.
Non ho capito perchè ci fingiamo stupiti ed indignati quando veniamo a conoscenza di relazioni extraconiugali da parte dei nostri rappresentanti politici, quando è da una vita che ci inculano, e noi ci stiamo.
Saremo mica un pò gelosi?

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