Quelli che strizzano il tonno

Sono solito a consigliare il tonno nelle diete.
Molta gente lo compra già condito, con l’olio d’oliva in scatola.
Suggerisco che quell’olio non è buono e fa male.
La gente mi risponde che, grazie all’ausilio della forchetta, si può privare il tonno di quell’olio cattivo.
Magari si può aggiungere, al tonno ormai asciutto, un pò d’olio extravergine di fiducia.
Ora, cara gente, dovete sapere che esistono le scatolette di tonno al naturale, quelle senza olio.
Non solo vi risparmiate la strizzata, ma costano anche di meno!
Prendi un cruciverba.
Prima di comprarlo, non avevi necessità di scervellarti su quelle caselle vuote.
Però, soprattutto quando non hai niente da fare, ti rechi in edicola e addirittura spendi soldi (paghi) per ottenere questo problema cartaceo, che vorrà essere risolto da te medesimo ogni volta che ti capiterà sott’occhio.
Per non parlare dei videogiochi, che ti fanno perdere tantissimo tempo.
Però ti ci realizzi.
Dico, quando superi un livello, verifichi le tue capacità, ti confronti con altre persone o con l’intelligenza artificiale, ti ci realizzi.
Perchè ti senti migliore.
Sei contento.
Sei soddisfatto.
Hai compiuto un dovere che ti eri imposto, anche se non era necessario importelo.
E te lo sei imposto proprio per trarre soddisfazione dal suo compimento.
Allora si spiega il cruciverba, e il tempo buttato a riempire caselle bianche a cui nessuno farà mai caso, se non la tua autostima.
E si spiega così perchè l’essere umano tende a crearsi problemi, con le persone.
Perchè in un rapporto di coppia non si può stare in pace, è monotono: nessuno ne trae soddisfazione, nessuno vince, nessuno perde, nessuno è contento, nessuno si sente superiore.
Si chiama pace, ed è monotona la pace.
Perciò è nostro dovere creare problemi dal nulla, far notare delle cose che poc’anzi sembravano essere irrilevanti e presentarle come ostacoli insormontabili.
E poi dare la colpa a qualcuno, e finquando qualcuno non si assume la colpa, il gioco continua.
Lo stress continua.
Per tutti questi motivi, la gente continuerà sempre a spendere più del dovuto per comprare il tonno all’olio d’oliva, e poi si prenderà la briga di strizzarlo con la forchetta, finquando non sarà asciutto.
E magari, a quel tonno asciutto, aggiungerà un pò d’olio d’oliva.

Commenti

5 risposte a “Quelli che strizzano il tonno”

  1. nonmifirmomai

    bella cumbà….ero venuto qui sopra gia altre volte, ma nn mi è mai piaciuto quello che ho letto, questa volta ti meriti i miei complimenti…..è una puttanata ma rende completamente il senso della cosa

    p.s. nn è scritta bene, ma l’idea è geniale!

  2. admin

    grazie

  3. federico

    é chiaro che uno dei tuoi autori preferiti può essere Benni, sei satanichironico come lui…comunque mi sono divertito a leggere e tuoi pezzi..bravo

  4. Grazie!
    Un’altra persona mi aveva indicato come seguace di Giobbe Covatta, eppure non ho mai letto niente di nessuno dei due; leggo solo altri blog 😉

  5. Mary

    Gentile signore,

    per quanto, in generale, il suo post abbia un senso, non posso esimermi dal farle notare che il “tonno al naturale” di cui lei parla in realtà fa più male di quello all’olio d’oliva ed è ancora più sconsigliabile nelle diete. Nel mio caso, seguendo una dieta iposodica (ormai è risaputo che il sale fa male e “uccide”), quel tonno al naturale sarebbe veleno se paragonato al tonno “strizzato”! Quindi io non lo comprerei mai!

    Solo un altro piccolo punto di vista…

    Mary

    PS: ha invece totalmente ragione riguardo al suo concetto generale (chi ha il pane non ha i denti e viceversa, ovvero “l’eterna insoddisfazione umana”) e al discorso di coppia…Triste ma vero!

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